mercoledì 11 luglio 2012

Paranoie e passeggiate




Oggi meglio.
Decisamente.
Anche se la giornata di ieri e molte delle scorse ancora mi bruciano.
Ci son dei giorni in cui ho solo voglia di scappare a casa e lasciarli tutti qui.
Lo dico brutalmente, ma e' cosi'.
Ci son dei giorni in cui penso di non essere affatto adatta a crescere dei figli. Le loro personalita' cosi' diverse e complesse mi sfuggono e se devo far contento uno non riesco ad afferrrare l'altro e lo deludo. E' difficile.
Mi trovo spesso a pensare:"Speriamo che crescano bene da soli!" nonostante me.
Mi sento quasi impotente nei loro confronti. Riesco a malapena a cucinare, a dar loro da mangiare o a non farli litigare. Inoltre piove in continazione e non avendo propriamente una vocazione da maestra dell'asilo non riesco piu' di tanto a stare li' ad inventarmi giochi da fare in casa. Disegno principesse da colorare, omini e mostri, gli faccio fare i compiti (un'impresa TITANICA) li tengo puliti, nutriti e cerco di portarli al parco quando si puo'. L'altro giorno ho girato 4 superstore sotto la pioggia per trovare dei pupazzetti che sembravano assolutamente indispensabili alla loro sopravvivenza!!!! Alla fine della giornata sono stufa marcia e non sopprto piu' richieste di nessun tipo. Non vedo l'ora che arrivi N. a darmi una mano e a lasciarmi un momento per me.





Quello che mi sorprende di me stessa e' la mia sudditanza psicologica. Non credevo di essere cosi' tanto dipendente dalla felicita' altrui. Non ho un equilibrio cosi' stabile forse da tenere botta ogni volta che arrivano bordate di insoddisfazione, capricci, disobbedienze.. E subito ho i sensi di colpa perche' strillo e a volte volano scapaccioni. Le mamme inglesi parlano sottovoce e gestiscono i bisticci sussurrando paroline dolci nelle orcchie dei loro bambini:”Ooooh sweet heart!!!”. Le ho viste al parco e mi sono sentitra una merdaccia: loro le fatine magiche, io la strega cattiva!!!!

Oggi meglio perche' siamo andati alla Children National Library che poi e' un buchetto di biblioteca strapieno di libri in inglese e gaelico, qualche gioco per i bimbi piccoli e due computer a disposizione del pubblico. Ho fatto le tessere a tutti e cinque e ci siamo portati a casa cinque libri e 3 dvd delle Witch che si possono vedere anche in italiano.

Si possono prendere in prestito fino a 12 libri e per ogni bambino ti danno un kit raccoglipunti che alla fine ti dara' diritto ad un regalino. Credo che gli scozzesi non leggano molto altrimenti perche' 12 libri in un colpo solo? (e' arrivata la stronzetta intellettuale italiana...magari sono solo piu' generosi di noi!!!!). Oggi poi avremmo potuto fermarci a fare un  laboratorio di disegno, ma la caldaia non va ed avevamo un appuntamento con il padrone di casa.

Il prossimo giovedi' saremo li' di certo, venga pure un tornado: noi ci saremo!!! E forse potro' andare a leggere qualcosa  per conto mio nella biblioteca nazionale per adulti che sta dall'altra parte della strada e che e' ENORME!!! M. l'aveva addocchiata subito dalle primi passeggiate in centro ed era un  po' che mi chiedeva di entrarci. Hanno anche delle esposizioni temporanee ed un caffe'-pasticceria. Che cosa magnifica questi inglesi che mettono caffetterie ovunque!

L'altra sera sono uscita da sola. Sensi di colpa per avere lasciato a casa M. ed E. che volevano venire con me. Sensi di colpa per aver lasciato N. da solo appena entrato in casa... E forse avrei potuto portarle le mie ragazze grandi, ma avevo bisogno di silenzio nella mia testa ed E. invece quando ha campo libero e' un fiume di parole ed i suoi discorsi sembrano non avere mai fine.           

In fondo non mi piace vagabondare completamente sola anche se sono grande e grossa e quindi fuori dagli standard britannici: le inglesi sono la meta' di me (in lunghezza) quindi non rientro propriamente nella categorie donne sole ed indifese.

Ma Merchiston che e' il quartiere che sono a andata a visitare nel giro di tre quarti d'ora e'  assolutamente un'oasi di pace e fiducia nell'essere umano.

Tutte (e dico tutte) le SPLENDIDE case che fiancheggiano le strade con giardinetti lussureggianti, fioriti e romanticamente disordinati avevano le porte ed i portoni spalancati. Io passeggiavo nel quartiere silenziosissimo accompagnata dal cinguettio degli uccelli. Un'insegna avvertiva che  la zona e' sorvegliata dal vicinato e quindi in pratica ci si da una mano vicendevolmente perche' si possa vivere in armonia e tranquillita'.

Un assaggio di bellezza, eleganza e.. pace











Volevo arrivare proprio in Merchiston Crescent per capire perche' A.Mc Call Smith abbia deciso di farci abitare Isabel Dalhousie la protagonista di "The Sunday's Philosopher Club".
Nel libro la signorina Dalhousie che e' una 42enne nubile e filosofa di professione, vive in una casa descritta come la dimora di una famiglia benestante del ceto medio-alto della popolazione edimburghese: una porta con i vetri istoriati all'ingresso, la drawing room che e' il salotto dove si ricevono gli ospiti per il te', uno studio privato, la biblioteca, la cucina ed al piano superiore le camere da letto. Sul retro un giardino con siepi ed alberi fioriti, il prato e il patio per mangiare all'aperto.
Il posto giusto per questa casa e' Merchiston, decisamente.
Per quanto possibile nei prossimi giorni mi lascero' guidare dalle descrizioni di Mc Call Smith per visitare questa citta'. Ha un occhio particolarmente amorevole verso tutta questa pietra nero-grigio con cui le case son costruite e a dire la verita' pare proprio che la citta' sia viva e respiri e che abbia una grossa influenza sulla vita dei suoi cittadini.

Ho concluso il mio primo libro in inglese acquistato qui ed e' “Amici, amanti e cioccolato” che viene dopo il primo della serie sopracitato.
E' piu' trascinante e si entra piu' intimamente nell'animo di Isabel.
Le sue debolezze, le sue emozioni, ma anche la razionalita' con cui tenta di dominarle combattono una lotta che non ha ancora dei vincitori. Ma ci si aspetta la sconffitta della Isabel filosofa dietro ogni singola pagina come se la scelta della sua professione sia stata un modo per controllare con la razionalita' il sentimento. Pero' avvertiamo il calore della brace sotto la cenere e siamo certi che prima o poi brucera' tutto...


4 commenti:

  1. Questa cosa delle porte spalancate avveniva anche una decina e più di anni fa qui...mi ricordo che mia nonna non chiudeva mai la porta a chiave,e si sentiva lo stesso sicura..ora invece ci mette pure la sedia...

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    1. Anche noi quando abitavamo al paesello in montagna facevamo cosi', chiedi a F. che se lo ricorda di sicuro.
      Un bacione

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  2. Ci son dei giorni in cui penso di non essere affatto adatta a crescere dei figli. Le loro personalita' cosi' diverse e complesse mi sfuggono e se devo far contento uno non riesco ad afferrare l'altro e lo deludo. E' difficile.

    Stavo cominciando ad essere invidiosa...tu che con 5 figli affronti le piovose giornate in Scozia tra passeggiate, programmi tv e loro che ti chiedono:"Lo facciamo anche noi, mamma?"
    Poi ho letto questo post che ti ha umanizzata.
    Neanche io, con soltanto tre figli, sono una "mamma inglese".
    Buon proseguimento di vacanza a tutti e, per la cronaca, i fiori sono davvero fantastici lì!

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  3. Grazie di avermi ricordato che sono umana, mi fa bene, mi aiuta a mettere da parte la frustrazione che provo quando non riesco ad essere Wonder Woman.

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